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6.
La memoria anticipata.
Gli edifici della business community
di Trieste nell’Ottocento
di Giulio Mellinato
Negli anni successivi alla definitiva sconfitta di Napoleone, la comunità
commerciale di Trieste era ancora giovane, e poteva sfruttare appieno
le numerose potenzialità della nuova epoca.
L’aspetto della città, che in quegli anni aveva ricominciato a crescere,
e la sostanza della sua solidità economica, avevano molti elementi in
comune. I palazzi e gli edifici della città “nuova” erano esenti da nume-
rose forme di imposta (possesso, vendita, successione), e stavano rap-
presentando un importante strumento per attirare capitali dall’esterno,
come ha ben sottolineato lo storico Alexander Panjek, oppure per inve-
stire quasi senza rischi i proventi delle attività commerciali e finanziarie
che avevano ricominciato a fiorire.
Se erano recenti gli edifici dei quartieri commerciali, in gran parte rin-
novata era anche la comunità commerciale triestina, estremamente
vitale ed innovativa negli anni del definitivo trionfo austriaco in Adria-
tico, tra la sparizione della Repubblica di Venezia e la vittoria di Lissa
contro l’Italia. Il privilegio del portofranco, che garantiva una esenzione
doganale quasi completa per l’intera città ed una parte del circondario,
venne ampiamente utilizzato come volano per intercettare consisten-
ti volumi di traffico tra il Mediterraneo e l’Europa centrale. Nell’Impero
degli Asburgo le competenze commerciali e marittime erano relativa-
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